Utilizzo di denaro contante e assegni
Anche se l’art. 49 del Decreto antiriciclaggio ha subito modifiche ed integrazioni, è stato confermato il divieto di trasferire, tra soggetti diversi, denaro contante e titoli al portatore in euro o in valuta estera, quando il valore oggetto di trasferimento è, complessivamente, pari o superiore a 3.000 euro; i predetti pagamenti devono essere effettuati esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane S.p.A. e istituti di moneta elettronica.
Il trasferimento effettuato per il tramite degli intermediari bancari e finanziari deve avvenire mediante disposizione accettata per iscritto dagli stessi, previa consegna ai medesimi intermediari della somma in contanti.
Il trasferimento pari o superiore al fissato limite di 3.000 euro, quale che ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando avviene con più pagamenti, inferiori alla soglia, mediante “operazioni frazionate”.
Al fine di fare chiarezza sulla terminologia adottata dal legislatore, è bene precisare che, secondo il riformulato decreto antiriciclaggio, il “denaro contante” è costituito da:
- banconote, in euro o in valute estere, aventi corso legale;
- monete metalliche, in euro o in valute estere, aventi corso legale.
Con l’espressione “mezzi di pagamento” si intendono:
- il denaro contante;
- gli assegni bancari e postali;
- gli assegni circolari e gli altri assegni a essi assimilabili o equiparabili;
- i vaglia postali, gli ordini di accreditamento o di pagamento;
- le carte di credito e le altre carte di pagamento;
- le polizze assicurative trasferibili, le polizze di pegno e ogni altro strumento a disposizione che permetta di trasferire, movimentare o acquisire, anche per via telematica, fondi, valori o disponibilità finanziarie.
Con il termine “operazione” si intende:
- l’attività consistente nella movimentazione, nel trasferimento o nella trasmissione di mezzi di pagamento;
- l’attività consistente nel compimento di atti negoziali a contenuto patrimoniale;
- la stipula di un atto negoziale, a contenuto patrimoniale, rientrante nell’esercizio dell’attività professionale o commerciale.
Le “operazioni collegate” sono considerate “operazioni tra loro ...