a) gli interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti;
b) gli interessi e gli altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, degli altri titoli diversi dalle azioni e titoli similari, nonché dei certificati di massa;
c) le rendite perpetue e le prestazioni annue perpetue;
d) i compensi per prestazioni di fideiussione o di altra garanzia;
e) gli utili derivanti dalla partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti soggetti all’IRES;
f) gli utili derivanti da associazioni in partecipazione e dai contratti di cointeressenza;
g) i proventi derivanti dalla gestione, nell’interesse collettivo di pluralità di soggetti, di masse patrimoniali costituite con somme di denaro e beni affidati da terzi o provenienti dai relativi investimenti;
g-bis) i proventi derivanti da riporti e pronti contro termine su titoli e valute;
g-ter) i proventi derivanti dal mutuo di titoli garantito;
g-quater) i redditi compresi nei capitali corrisposti in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita e di capitalizzazione;
g-quinquies) i redditi derivanti dai rendimenti delle prestazioni pensionistiche complementari erogate in forma periodica e delle rendite vitalizie con funzione previdenziale;
g-sexies) i redditi imputati al beneficiario di trust, anche non residenti;
h) gli interessi e gli altri proventi derivanti da altri rapporti aventi per oggetto l’impiego del capitale, esclusi i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto.
La tassazione degli interessi
Gli interessi attivi percepiti da persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa rientrano tra i redditi di capitale [art. 44, comma 1, lett. a), T.U.I.R.], come pure gli altri proventi derivanti da contratti di mutuo, deposito e conto corrente. Questi interessi sono imponibili nel periodo di imposta in cui sono percepiti, secondo il criterio di cassa.
Per i ...