Lo status di esportatore abituale
Gli esportatori abituali sono soggetti passivi d’imposta che, avendo effettuato cessioni all'esportazione e/o operazioni intracomunitarie, si avvalgono della facoltà di importare e acquistare beni e servizi senza l'applicazione dell'IVA, attenuando la formazione di un credito IVA di tipo strutturale.
La formalizzazione dell'intento di voler effettuare acquisti senza applicazione dell'imposta, viene espressa tramite la compilazione di un apposito modello telematico predisposto dall'Agenzia delle Entrate.
L'ammontare delle esportazioni e delle operazioni intra-UE effettuate dall'esportatore nell'anno solare precedente (o nei dodici mesi precedenti) determina il plafond che egli avrà a disposizione per effettuare acquisti su suolo nazionale senza assoggettamento ad imposta.
Lo status di esportatore abituale è acquisito dai soggetti passivi che nell'anno solare precedente (plafond fisso) o nei 12 mesi precedenti (plafond mobile), hanno effettuato esportazioni o altre operazioni assimilate, per un ammontare superiore al 10% del proprio volume d'affari. Tale opportunità spetta a tutti gli operatori economici in possesso dei suddetti requisiti, con le seguenti esclusioni:
- soggetti che si trovano nel primo anno di attività (assenza dell'anno precedente sulla base del quale calcolare il plafond);
- soggetti che hanno aderito al regime dei minimi o al regime forfettario;
- agricoltori in regime speciale.
Attenzione: In corso d’anno non è consentito passare da un metodo di calcolo all’altro: tale variazione può essere effettuata solo all'inizio del periodo d'imposta (Risoluzione n. 77/E del 06/03/2002).
Formazione del plafond
La tabella seguente propone un elenco delle principali operazioni che formano plafond per l’esportatore abituale.
Cessioni all’esportazione ai sensi dell’articolo 8, co.1, lett. a) e b) del DPR 633/1972 | Operazioni assimilate alle ...
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