Il Decreto Ministeriale sui prezzi di trasferimento è stato emanato dopo una consultazione e un confronto tra tutti gli operatori economici e statali, della durata di alcuni mesi, coordinati dal MEF.
L’esigenza di un Decreto era nata dal nuovo testo dell’art. 110, comma 7, T.U.I.R., in vigore dal 24 aprile 2017, come modificato dal D.L. n. 50/2017, promulgato:
1) allo scopo di offrire maggiore certezza agli operatori economici sui margini di contestabilità delle operazioni cd. “transfrontaliere” da parte dell’Amministrazione finanziaria;
2) allineandosi alle raccomandazioni dell’OCSE espresse nella relative Guidelines.
L’articolo novellato prevede, tra l’altro, che le operazioni tra imprese del gruppo (legate dal requisito del controllo diretto o indiretto) devono essere valutate in base al principio di libera concorrenza (cd. at arm’s lenght), eliminando il consueto rinvio al valore normale determinato in base al medesimo art. 110, comma 2, T.U.I.R.
Per le modalità applicative il citato art. 110 rimanda ad apposito Decreto Ministeriale, decreto che è stato sottoscritto infine in data 14 maggio 2018 e successivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 23 maggio 2018.
La novità legislativa, secondo l’allegata relazione illustrativa al D.L. n. 50/2017, non comporta il sostenimento di nuovi oneri finanziari a carico del bilancio dello Stato, poiché introdurrebbe una disciplina applicativa sostanzialmente in linea con l’esistente prassi.
A tale proposito la consultazione pubblica sulla bozza di Decreto, organizzata dal MEF, è terminata il 21 marzo 2018, mentre in data 8 maggio 2018 si è tenuto un incontro tra Amministrazione finanziaria ed operatori professionali ed economici.
L’emanazione dei documenti di prassi amministrativa da parte dell’Agenzia completerà il quadro.
Il Decreto, tra l’altro, determina:
- la possibilità per il contribuente di dimostrare che il margine ...