Il prossimo 23 luglio è il termine ultimo per la presentazione del modello 730/2018, sia esso precompilato che ordinario. Qualora il modello presentato richiedesse delle rettifiche vi è ancora la possibilità di effettuare le correzioni predisponendo ed inviando un modello integrativo (730 o Redditi) entro il 25 ottobre 2018 mediante l’ausilio di CAF o intermediari abilitati. Non è più possibile procedere in autonomia all’annullamento del 730/2018 inviato, in quanto il termine per eseguire tale operazione è scaduto il 20 giugno scorso.
Tutti i contribuenti che, presentando il modello 730/2018, hanno maturato un credito fiscale possono seguire due strade:
- utilizzare il credito maturato per pagare mediante compensazione con modello F24 altri debiti tributari;
- richiedere il rimborso del credito maturato
Rimborsi da dichiarazione
I rimborsi fiscali seguono due percorsi:
- il primo è l’ottenimento del rimborso direttamente dal datore di lavoro/ente pensionistico in busta paga;
- il secondo è la richiesta dell’erogazione agli uffici dell’Agenzia delle Entrate competente (luogo di residenza). In questo caso, occorre produrre la certificazione del datore di lavoro/ente pensionistico che attesti il mancato rimborso.
L’Agenzia delle Entrate, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione del modello 730, oppure dalla data di trasmissione, qualora la presentazione sia tardiva, può effettuare controlli preventivi, anche documentali sulle dichiarazioni che presentano elementi di incoerenza o determinano un rimborso di importo superiore ai 4.000,00 euro. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo viene erogato dall’Agenzia delle Entrate non oltre il 6° mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, oppure dalla data di trasmissione della stessa, qualora sia stata inviata oltre termine. Si ricorda che, nel caso di invio del modello 730/2018 precompilato senza modifiche rispetto a quello ...