Non è peraltro questo il solo chiarimento fornito nel documento di prassi, nel quale viene approfondito un tema già analizzato di recente nella circolare n. 7/E del 2018.
La detrazione Irpef per interessi passivi su mutui
La vigente normativa fiscale riconosce alle persone fisiche la possibilità di fruire di una detrazione Irpef del 19% in relazione agli interessi passivi e relativi oneri accessori (nonché delle quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione) pagati nell’anno a fronte di mutui ipotecari stipulati:
- per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e delle sue pertinenze (art. 15, primo comma, lett. b), del TUIR);
- per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale (art. 15, comma 1-ter, del TUIR).
Premesso che in entrambi i casi il mutuo deve essere stato stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’immobile a titolo di proprietà o altro diritto reale, nel primo caso gli interessi, da indicare nel rigo E7 del mod. 730/2019 ovvero nel rigo RP7 del modello Redditi PF 2019, sono detraibili fino ad un importo massimo annuale di 4.000 euro (che nel caso di con titolarità del mutuo è riferito all’ammontare complessivo di interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione) ed a condizione che:
- l’immobile sia adibito ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto, e
- l’acquisto sia avvenuto nell’anno antecedente o successivo alla stipula del contratto di mutuo.
Se la somma presa a mutuo è di importo superiore al costo sostenuto per l'acquisto dell'immobile, comprensivo delle spese notarili e degli altri oneri accessori, gli interessi passivi detraibili devono essere riproporzionati al valore di acquisto che è stato ... |