L’adempimento non si presenta senza incognite sia per quanto riguarda il perimetro soggettivo e oggettivo di riferimento che per le modalità operative. Sotto il primo profilo il problema più rilevante riguarda l’inclusione o meno dei soggetti forfettari o minimi o degli operatori sanitari (vale a dire di tutti i soggetti esclusi dall’obbligo di fattura elettronica) per i quali il dettato normativo dell’art. 1 comma 3 bis del Dlgs 127/2015 non risulta del tutto chiaro. In effetti, sul punto è corretto segnalare che l’Agenzia delle Entrate con due recenti risposte ha implicitamente incluso detti soggetti nell’adempimento (risposta 85/E/2019 e 104/E/2019).
In relazione al secondo profilo l’impegno richiesto ai contribuenti e ai loro consulenti è quello di realizzare un invio di dati selezionati in relazione al cessionario/committente che può risultare di non facile realizzazione. Comunque con il presente intervento mettendo a fattor comune tutti i provvedimenti e le prassi in materia cerchiamo di fare il punto sull’adempimento individuando anche con una tabella di sintesi tutte le operazioni da monitorare.
La manovra di bilancio 2018 nel disporre, dal prossimo 1 gennaio 2019, l’obbligo di documentare con l’emissione di fatture elettroniche tutte le operazioni intercorse tra soggetti residenti, stabiliti nel territorio nazionale, impone con la medesima decorrenza di trasmettere telematicamente i dati delle fatture emesse verso clienti non residenti e non stabiliti, ancorché identificati ai fini Iva in Italia ovvero di quelle da questi ricevute. Le relative regole tecniche ed il tracciato di comunicazione sono contenute nel provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 dell’Agenzia delle Entrate con cui sono state fissate innanzitutto le modalità di emissione e ricezione delle fatture elettroniche.
Ambito soggettivo
Come già evidenziato le maggiori incertezze riguardano i soggetti che sono interessati dall’adempimento. L’art. 1 ...