Preliminarmente, riteniamo opportuno precisare che sono soggetti al rispetto della normativa antiriciclaggio, ai sensi dell’art. 3, 4° comma, del D. Lgs. n.231/07 (decreto antiriciclaggio), in quanto rientranti nella categoria di professionisti obbligati:
- i soggetti iscritti nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e nell’albo dei consulenti del lavoro;
- ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale, anche nei confronti dei propri associati o iscritti, attività in materia di contabilità e tributi, ivi compresi associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, CAF e patronati;
- i notai e gli avvocati quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni riguardanti: il trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili o attività economiche; la gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni; l’apertura o la gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti di titoli; l’organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, alla gestione o all’amministrazione di società; la costituzione, la gestione o l’amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi;
- i revisori legali e le società di revisione legale con incarichi di revisione legale su enti di interesse pubblico;
- i revisori legali e le società di revisione senza incarichi di revisione su enti di interesse pubblico.
Gli obblighi dei sindaci concernenti l’adeguata verifica della clientela
Sulla base di tale precetto normativo, facendo riferimento alle Regole Tecniche emanate dal CNDCEC nel gennaio scorso, le Linee Guida individuano cinque situazioni diverse, ai fini del corretto espletamento dell’adeguata verifica della clientela da parte dei sindaci. Esaminiamole in rapida ...