L’Italia si sa è il Paese in cui la casa è il bene rifugio per eccellenza e questa concezione si tramanda di generazione in generazione, tanto che ancora oggi, nell’era del carpe diem e dell’immaterialità, sono ancora molti i giovani che confidando nel mattone, manifestano la voglia di comprare la loro prima casa. Tuttavia, spesso si tratta di persone che non dispongono delle garanzie sufficienti che consentano loro di accedere ad un mutuo. Così, per aiutare i giovani a mettere sù casa, negli ultimi anni, è intervenuto il legislatore che, oltre ai comuni benefici per l’acquisto di una prima abitazione, ha previsto specifiche agevolazioni, come l’apertura di mutui a tassi agevolati e un sistema pubblico di garanzie che facilita l’accesso al credito.
Il Decreto Crescita [D.L. n. 34/2019, convertito in Legge n. 58/2019] anche per il 2020, ad esempio, ha rifinanziato il Fondo di garanzia per la prima casa, istituito con il comma 48 dell’art. 1 della L. n. 147/2013 presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, la cui gestione è demandata al Consap. Tale fondo prevede la concessione di garanzie a prima richiesta su mutui, dell'importo massimo di 250 mila euro, per l’acquisto di un immobile o per l’acquisto di un immobile da ristrutturare purché con miglioramento dell’efficienza energetica da adibire ad abitazione principale del mutuatario.
Il Decreto interministeriale 31 luglio 2014, pubblicato nella G.U.R.I n. 226 del 29 settembre 2014 ha individuato le norme di attuazione dell’art. 1, comma 48, lett. c) della predetta legge n. 147/2013.
Chi può accedere al Fondo prima casa
La garanzia del Fondo può essere richiesta da chi, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non sia proprietario di altri immobili ad uso abitativo, fatta eccezione per quelli acquisiti in proprietà ...