Alle Microimprese, Piccole e Medie Imprese (MPMI) dico, è ora di predisporre un Piano di cassa straordinario a 12 mesi. Perché al di là di qualsiasi misura governativa a sostegno della liquidità aziendale già prevista o che verrà, e che comunque comporta di fatto da parte degli Istituti di credito una richiesta in tal senso, è prima di tutto un'esigenza imprescindibile dei vertici d'Impresa comprendere e quantificare il fabbisogno finanziario generato dall'emergenza sanitario-economica per i prossimi mesi. Fondamentale è, infatti, capire la portata dell'impatto che l'interruzione o la riduzione delle attività produttive ha generato e genererà in modo specifico per ciascuna Azienda, così come il verificare quali agevolazioni sinora messe in campo siano applicabili alla specifica realtà ed implementarle concretamente. E data la proliferazione e la notevole rapidità con cui decreti ed ordinanze si susseguono in questo momento di difficoltà collettiva, risulta fondamentale seguirne le evoluzioni costantemente e con il supporto di chi tecnicamente - e con grande tempestività - sia in grado di comprenderne meccanismi, opportunità e vincoli.
Cosa si può d'altronde richiedere al sistema finanziario, se non si è in grado di valutare il "quanto", il "come" ed il "quando"?
Siamo tutti consapevoli che la pandemia in atto ha già creato e creerà sempre più, proporzionalmente alla durata dello stop produttivo, una quanto mai urgente necessità di liquidità, imprescindibile per evitare che le inadempienze si propaghino - come un virus - nelle filiere produttive e trasversalmente tra di esse, determinando un default generalizzato; ma non di meno dobbiamo essere consapevoli che è assolutamente necessario, in primo luogo, "quantificare" le risorse necessarie, sia per affrontare l'emergenza sia per rilanciare il proprio business nella fase di ripartenza, il "Quanto".
Si ma in quali forme tecniche? Il "Come". Ebbene, non è certo un ...