Expedia, Airbnb, Priceline Group (Booking.com), sono alcuni degli esempi più famosi di grandi multinazionali dell’intermediazione che hanno in mano l’industria del turismo a livello mondiale.
Nella maggior parte dei casi queste multinazionali sono qualificate come OTA, Online Travel Agency, che consentono, da un lato, ai clienti di effettuare prenotazioni di hotel, B&B, appartamenti e altri servizi turistici da un'unica piattaforma, dall’altro, agli operatori turistici di avere una vetrina su tali portali per presentare la propria struttura e i propri servizi, gestirne le prenotazioni e chiudere la transazione. Tali multinazionali guadagnano sul servizio di intermediazione offerto, trattenendo una percentuale sull’importo della prenotazione che può variare, anche in base a quanto l’operatore vuole rendersi più o meno visibile sul portale e su quelli ad esso affiliati.
Le OTA funzionano perché semplificano la gestione del viaggio, coinvolgendo il cliente che accede a un sito Web o a una piattaforma su cui ritrova un'ampia varietà di offerte da diversi fornitori di viaggi e alloggi.
L’utente infatti accedendo alla piattaforma dell’OTA può confrontare rapidamente e facilmente le caratteristiche dell’alloggio, la disponibilità in base al periodo di interesse, i prezzi, i servizi extra e visionare le recensioni di altri ospiti che hanno già avuto esperienza in quella struttura. La maggior parte di queste piattaforme ha filtri di ricerca e strumenti di confronto, in grado di indirizzare la ricerca al fine di individuare esattamente ciò che l’utente cerca. Non solo, tali piattaforme hanno anche una chiara politica di cancellazione che consente di recuperare le somme versate se la cancellazione della prenotazione viene effettuata entro un determinato periodo, nel rispetto delle norme europee e prevedono altresì sconti e agevolazioni per utenti fidelity.
Adempimenti degli intermediari
L’art. 4 del DL n. 50/2017 come modificato dalla legge di ...