Il Decreto Legislativo n° 216/2023 è entrato in vigore il 31 dicembre 2023 e porta con sé l’attuazione della prima parte di riforma Irpef ma non solo: nei sette articoli sono infatti state inserite alcune misure relative alle imposte sui redditi.
Quali dunque le novità a partire dal 2024?
- l’applicazione di tre scaglioni di imposta IRPEF (anziché i 4 in vigore nel 2023);
- la rimodulazione della detrazione degli oneri per i contribuenti con redditi superiori ai 50.000 euro;
- incremento del costo del personale ammesso in deduzione nel caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato
Ma analizziamo ogni articolo…
Revisione della disciplina dell'imposta sui redditi delle persone fisiche (Articolo 1)
Il decreto prevede, per l’anno 2024 dei nuovi scaglioni di reddito collegati a delle specifiche aliquote, per il calcolo dell’imposta lorda, e precisamente:
- fino a 28.000: 23%
- oltre 28.000 e fino a 50mila euro: 35%
- oltre 50.000: 43%.
Per il 2024, se il reddito complessivo non supera i 15.000 euro, viene innalzata la detrazione per lavoro dipendente è innalzata dai precedenti 1.880 euro a 1.955 euro.
Dai calcoli e dai confronti effettuati tra le aliquote 2023 e 2024 parrebbe che ci possa essere un risparmio fiscale per i redditi compresi tra i 15.000 ed i 28.000 euro e per i redditi superiori ai 28.000 (nessuna variazione per i redditi inferiori ai 15.000 euro).
Il comma 3 prevede che "per l'anno 2024 la somma a titolo di trattamento integrativo (che non concorre alla formazione del reddito) e' riconosciuta a favore dei contribuenti con reddito complessivo non superiore a 15.000 euro qualora l'imposta lorda determinata sui ...