Il profilo del rappresentante fiscale: il legislatore introduce novità incisive con un nuovo adempimento che ha l'obiettivo antifrode nei casi di soggetti extra-unionali.

Con il decreto legislativo in materia di accertamento, in particolare all'articolo 4, sono modificate le disposizioni in materia di rappresentante fiscale.

L'attenzione maggiore è rivolta ai casi in cui si verificano operazioni che sono realizzate con soggetti esteri al fine di evitare un meccanismo di frode carosello.

Dal 1° gennaio 2024 l'obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso a tutti gli operatori economici, eliminando di fatto le limitazioni che erano finora previste per i soggetti rientranti nel regime forfettario.

Quali sono le conseguenze?

Nuovi adempimenti per i soggetti forfettari che dovranno porre attenzione alle operazioni con l'estero (Esterometro) e maggior automatizzazione dei processi di fatturazione fra gli operatori economici. 

Tax free shopping: ridotta la soglia di spesa a € 70,00 (da € 154,94). 

La vendita a clienti/consumatori finali identificati come soggetti extra-unionali oltre a costituire un vantaggio sia per il venditore che per l'acquirente, rappresenta una forte spinta per la filiera turistica italiana. 

Istruzioni operative: per questo tipo di vendita è necessario dotarsi di una certificazione attraverso il sistema OTELLO.

OTELLO (Online Tax Refund at Exit: Light Lane Optimization) è un Sistema informatico di certificazione dello specifico corrispettivo messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per digitalizzare il processo di apposizione del “visto doganale” sulla fattura tax free.

Partite IVA "fugaci", che si aprono e si chiudono, sono entrate nel mirino dell'Amministrazione finanziaria che tenta di controllare possibili condotte frodatorie.

Il legislatore è intervenuto al fine di individuare, ed intervenire di immediato, quegli operatori economici che realizzano una sistematica evasione e sono inadempienti in relazione agli obblighi fiscali.

Come funzionano il meccanismo sanzionatorio e la fideiussione?

Prestazioni di chirurgia estetica: finite al centro di alcuni atti di accertamento dell'Amministrazione finanziaria.

In particolare, oggetto dell'accertamento è la richiesta di chiarimenti circa la natura della prestazione sanitaria degli interventi.

Fondamentale è la distinzione tra interventi con funzione esclusivamente cosmetica ed interventi a funzione terapeutica. A supporto di tale distinzione e per rispondere all'attività dell'Agenzia delle Entrate sarà incisiva la documentazione del medico dal quale si ottengono informazioni ed elementi chiave come la tipologia o l'invasività dell'intervento. 

Integratori alimentari: sempre più diffusa la distribuzione, specialmente nelle farmacie e parafarmacie.

Con la diffusione di questi integratori si sono incrementati anche i dubbi operativi e le richieste di chiarimento indirizzate all'Amministrazione finanziaria. 

Dai chiarimenti forniti, sulla base della natura e della classificazione del prodotto - a prescindere dalla forma di commercializzazione - si identifica l'aliquota Iva applicabile.

La riforma delle aliquote: come cambiano le aliquote nel 2024?

La revisione delle aliquote ha riguardato aliquote che erano state modificate nel 2023 e che - con l'obiettivo del legislatore di recuperare risorse - sono state innalzate per l'anno 2024.

Le principali modifiche hanno riguardato la grande distribuzione, molti beni che dall'aliquota ridotta del 5% sono passati all'aliquota del 10%. Una drastica variazione si è verificata con i seggiolini-auto per bambini che passano dall' aliquota ridotta 5% all'aliquota ordinaria 22%.

Si arriverà ad una razionalizzazione delle aliquote e ad una maggior certezza?

Novità per il 2024: l'immatricolazione degli autoveicoli provenienti da San Marino e dalla Città del Vaticano sarà possibile solo dopo aver assolto l'obbligo di versamento dell'imposta attraverso F24. 

L'introduzione di tale adempimento necessario ai fini dell'immatricolazione, rappresenta uno strumento di controllo preventivo da parte dell'Amministrazione finanziaria per evitare meccanismi di frode dell'Iva.

Prorogato anche per il 2024 il divieto di fatturazione elettronica a privati per attività di diagnosi e terapia.

Perchè questo continuo prorogarsi del divieto? I motivi principali riguardano la privacy dei soggetti interessati, ma ci sono alcune casistiche particolari che meritano di essere approfondite. 

Le numerosissime piattaforme elettroniche che gestiscono transazioni di operazioni e-commerce sono chiamate a rispettare nuove regole di conservazione dei dati.

L'impegno di conservazione prevede che i dati debbano essere gestiti e mantenuti per un periodo di almeno 10 anni.

Questi dati devono essere forniti in via telematica, su richiesta dell'Amministrazione finanziaria, nell'ambito dello svolgimento dell'attività di accertamento.

Un tema sempre attuale: le detrazioni IVA per le operazioni a cavallo d'anno.

Si deve prestare attenzione alle detrazioni che sono collegate a fatture ricevute nel 2024 con operazioni relative ad operazioni del 2023.

Con la Delega IVA questi meccanismi saranno del tutto superati? 

Il commercio elettronico è connesso all'obbligo di conservazione e altresì all'obbligo di comunicazione di dati e informazioni.

Nello specifico, le informazioni relative ai pagamenti effettuati nelle operazioni a distanza - collegate all'interno dell'e-commerce - devono essere conservate in formato elettronico per tre anni civili.

Sono coinvolti in questo processo anche i prestatori di servizio di pagamento ossia i soggetti strumentali alla realizzazione del pagamento (banche e altri intermediari finanziari).

La Corte di Giustizia con la sentenza 606-22 del 21 marzo 2024, interviene su un tema di particolare interesse: consentire il rimborso dell'IVA pagata in ragione di una erronea determinazione dell'imposta anche nel caso in cui l'operazione sia stata certificata non con una fattura ma con uno scontrino elettronico o fiscale o documento commerciale.

L'avvocato Santacroce ne propone una disamina.

Nel momento in cui si chiede un rimborso dell'IVA pagata in più, se l'attività di controllo dell'Amministrazione si è svolta per un tempo molto lungo, non è raro che vengano pretesi anche degli interessi di mora.

Questo tema nasce, non tanto dalla direttiva (nella quale non sono espressamente previsti interessi di moraprevisti), quanto da un principio: la neutralità dell'imposta. Secondo tale principio, se lo Stato, per svariati motivi, trattiene una parte di imposta non dovuta genera un danno al soggetto, che quindi merita un rimborso.

L'avv. Santacroce analizza la tendenza italiana, specificatamente del Legislatore e dell'Agenzia delle Dogana, di considerare l'IVA all'importazione come un'imposta differente rispetto a quella interna, collegandola strettamente all'operazione doganale.

L'esenzione nella formazione pone sempre svariati dubbi applicativi, soprattutto nel riscontro dei requisiti di natura soggettiva dell'Ente che eroga la formazione e quelli di natura oggettiva sulla natura della formazione stessa.

Ad aiutarci in questo percorso interpretativo l'Avvocato Santacroce.

Le procedure concorsuali e i mancati pagamenti all'ordine del giorno, pongono sempre il problema di come recuperare l'IVA e di conseguenza, quando e come emettere le note di variazione.

Sul tema vi è un'ampia letteratura ma, nella clip proposta, l'Avv. Santacroce, delimita la sua disamina al profilo espresso in particolare nella Risposta ad Interpello numero 88 del 2024.

La Corte di Giustizia il 22 marzo del 2024 si è interessata, con la causa n 606/2022, di una situazione particolarmente interessate: il caso era di un'impresa che aveva emesso degli scontrini elettronici con un'aliquota superiore a quella effettivamente spettante e che quindi, di conseguenza, avendo versato più imposta di quella dovuta, ne richiedeva il rimborso.

Approfondimento dela causa numero 207/2023 del 25 aprile 2024 trattato dalla Corte di Giustizia a cura dell'Avvocato Benedetto Santacroce.

La indetraibilità, applicata sulla base della normativa delle società di comodo, aveva fatto oggetto della Corte di Giustizia nella causa C 341/2022 (trattata specificatamente in una precedente clip ), sancendo chiaramente che, per questo particolare tipo di società, possono esserci degli effetti nelle imposte dirette ma non effetti ai fini IVA.

Nella clip proposta l'Avvocato Santacroce analizza la prima attuazione concreta della causa sopracitata ad opera della Corte di Giustizia tributaria di secondo grado del Lazio.

L’Avvocato Santacroce commenta l’annosa questione, dibattuta per lunghi anni, nel rapporto strano e particolare tra l’IVA all’importazione e l’IVA interna accostando il percorso giurisdizionale a livello di Corti di legittimità nazionali e unionali.

L’argomento approda, con un forte viatico da parte della Corte di Cassazione a sezioni unite, alla Corte costituzionale.

Con due mosse, una interna e una unionale, viene posta particolare attenzione nei confronti dei ministeri (da una parte) e degli enti attuatori (dall’altra) al Piano Nazionale di Recupero e Resilienza.

Un tema particolarmente importante da valutare, come commenta l’Avvocato Santacroce in questo video di approfondimento.

La posizione dei soggetti non residenti, identificati o meno all’interno del sistema italiano, produce sempre una serie di conseguenze quando si assolve l’imposta in Italia e si deve chiedere un rimborso.

Del tema ne tratta approfonditamente la risposta numero 147/E dell’11 luglio 2024 dell’Agenzia delle Entrate, contendendo due principi particolarmente interessanti, oggetto dell’approfondimento dell’Avvocato Santacroce.

Detrazione o rimborso collegato a beni di terzi?

Oltre all’esercizio della detrazione dell’IVA su beni dei terzi, si può ammetttere anche il rimborso della stessa?

L’esistenza di questa differenza e la decisione della Corte di Cassazione sono gli oggetti di questo approfondimento dell’Avvocato Santacroce.